Nuovo Decreto contro il caro energia: semplificazioni per l’installazione di impianti fotovoltaici
È stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il Decreto-legge n. 17 del 1.3.2022 che introduce misure urgenti per il contenimento dei costi dell’energia elettrica e del gas naturale e per lo sviluppo delle energie rinnovabili.
(Il Decreto è entrato in vigore il 2 marzo 2022).
In cosa consistono le semplificazioni?
• Art. 9 - Installare un impianto fotovoltaico è considerato intervento di manutenzione ordinaria
Si dispone che l'installazione, con qualunque modalità, di impianti solari fotovoltaici e termici sugli edifici o su strutture e manufatti fuori terra diversi dagli edifici e la realizzazione delle opere funzionali alla connessione alla rete elettrica nei predetti edifici o strutture e manufatti, nonché nelle relative pertinenze, è considerata intervento di manutenzione ordinaria (edilizia libera) e non è subordinata all'acquisizione di permessi, autorizzazioni o atti amministrativi di assenso.
La semplificazione non riguarda però gli impianti realizzati su beni paesaggistici di notevole interesse pubblico come ville, parchi e giardini, centri storici (che ricadono in aree o immobili di cui all'articolo 136, comma 1, lettere b) e c) , del codice dei beni culturali e del paesaggio di cui al D.L. 42/2004) per i quali è sempre necessario richiedere il nulla osta.
• Art. 10 - Modello unico semplificato per impianti di potenza superiore a 50 kW e fino a 200 kW
Entro 60 giorni dall'entrata in vigore del provvedimento, con apposito decreto del MITE saranno individuate le modalità per l'estensione del Modello Unico Semplificato di cui all'art.25, comma 3, lettera a), del d.lgs. 199/2021, agli impianti di potenza superiore a 50 kW e fino a 200 kW.
• Art. 11 - Sviluppo aree agricole
Riguardo all’installazione degli impianti solari fotovoltaici con moduli collocati a terra in aree agricole viene prevista la loro ammissione agli incentivi di cui al D.Lgs 28/2011, a condizione che occupino una superficie complessiva non superiore al 10 per cento della superficie agricola aziendale.
• Art. 12 - Più rinnovabili sugli edifici pubblici
Il provvedimento spinge l’installazione di pannelli solari fotovoltaici sugli edifici pubblici. E lo fa ampliando la lista di aree ritenute idonee per le installazioni di impianti rinnovabili , includendo, oltre gli edifici degli enti locali quali scuole ed ospedali, anche le caserme ed i beni demaniali, in particolare le ex strutture militari, oltre a finanziare un grande piano per rendere green la rete ferroviaria.
• Art. 14 – Credito d’imposta per l’efficienza energetica delle regioni del sud
Nel decreto è inserito un fondo dedicato alle Piccole Medie Imprese pari a 267 milioni di euro.
L’obiettivo? Promuovere una forte accelerazione sul fronte delle sorgenti rinnovabili e l’autoconsumo. Fino al 30 novembre 2023, è previsto un credito di imposta per le imprese che effettuano interventi di efficientamento energetico per l’auto produzione di energia da fonti rinnovabili nell’ambito delle strutture produttive nelle seguenti regioni: Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia.